Il profumo dell’anima
Di Alice Rita Giugni
Nel nostro attuale Occidente, figlio del consumismo più sfrenato, siamo abituati a concepire il profumo come un oggetto materiale, un accessorio legato alle mode e alle grandi firme, un prodotto commerciale.
In effetti oggi il profumo è un prodotto, ma non è solo questo, anzi… Non tutti i profumi sono solo questo.
Esiste infatti una realtà, quella della Profumeria Artistica, che riscontra nel profumo molto di più della sua sola natura materiale di mero oggetto e ne riconosce una vera e propria Anima.
Nell’antichità il Profumo era identificato come il tramite con il divino, era il ponte tra il cielo e la terra, era una forma di energia. Strettamente legato ai riti religiosi e ai rituali sciamanici, era fumo apotropaico, unguento di protezione con cui i soldati si cospargevano il corpo prima di una battaglia, pozione di guarigione, filtro afrodisiaco.
Il profumo era l’essudato delle divinità, il dono del Creatore per alleviare i dolori degli uomini, era terapia, era la porta e la chiave per altre dimensioni, era un messaggio da parte degli spiriti o delle anime dei cari defunti. Era Magia…
E tutto questo può esserlo ancora oggi.
Per la sua stessa natura il Profumo è sempre stato correlato al concetto di Anima, tanto che possiamo tranquillamente affermare che “il profumo ha una sua anima” e che “l’anima ha un suo profumo.”
L’Anima è designata con termini strettamente collegati all’idea della respirazione.
Pensiamo al greco ψυχή e ϑυμός [cfr. lat. Fumus, cioè fumo] e al latino Animus, connesso al greco ἄνεμος, «vento» ed infine al sanscrito ātman «alito».
E’ dunque il soffio vitale che conferisce energia al mondo e al nostro corpo e spira via quando esaliamo l’ultimo respiro.
Il Profumo a sua volta è “Fratello del respiro”, come possiamo leggere nel romanzo “Il Profumo” di Patrick Süskind : “Poichè gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo” e il profumo, proprio attraverso il respiro, penetra nell’uomo e va a stimolare direttamente il nostro Sistema Limbico, centro delle emozioni e della memoria, scatenando in noi reazioni e ricordi immediati. Siamo inermi dinanzi ad un odore perché smettere di percepire un profumo equivale a smettere di respirare e quindi di vivere.
Aria, Anima e Profumi danzano insieme nel nostro corpo al ritmo della nostra respirazione e del nostro battito cardiaco.
Attraverso l’atto respiratorio l’ossigeno nutre le nostre cellule mentre le molecole odorose regalano bellezza alla nostra anima stimolando in noi emozioni e ricordi.
Ma che profumo ha quindi l’anima di una persona?
Ha il profumo del suo vissuto, dei suoi affetti, delle sue emozioni, dei suoi sogni, dei suoi desideri, dei suoi progetti, dei suoi ideali, dei suoi antenati, delle sue radici e della sua terra, dei luoghi dov’è nata e cresciuta, dei suoi viaggi, di ciò che è stata, che è e che sarà.
Chi dedica la propria vita alla Profumeria Artistica si pone l’obbiettivo, mediante la combinazione delle essenze, di liquefare l’anima di colui che richiede un profumo creato su misura e di trasmutarla nella sua fragranza personalizzata.
Essendo un processo di creazione artistica, il Maître Parfumeur riversa nei suoi profumi anche tutta la sua essenza, il suo amore, le sue emozioni, la sua passione, il suo sapere e di conseguenza la sua stessa anima.
L’Anima di un Profumo è quindi prima di tutto l’anima del suo creatore e può essere, come abbiamo appena detto, anche l’anima del committente nel caso di un profumo personalizzato, ma anche di un qualsiasi destinatario della fragranza, di un luogo che attraverso il profumo si vuole raccontare, di una storia. Un profumo così concepito vibra di energia, emozioni e Vita.
L’olfatto è il nostro senso più subliminale e potente: quando percepiamo un odore il nostro sistema nervoso reagisce immediatamente rispondendo a quel determinato stimolo e questo avviene prima che noi possiamo coscientemente riconoscere quello specifico odore poiché il messaggio olfattivo passa prima dal Sistema Limbico e solo successivamente dalla Neocorteccia (dove viene elaborato e riconosciuto il messaggio olfattivo).
Pensiamo di scegliere razionalmente persone e situazioni ma in realtà sono gli odori che ci guidano nelle nostre scelte.
È stato scientificamente confermato che coloro che possiedono un patrimonio genetico molto diverso dal nostro, e quindi con le quali possiamo procreare una prole più sana e forte, risultano avere al nostro naso un odore più gradevole rispetto a chi ha geni simili ai nostri.
È affascinante immaginare come le anime di due individui si scelgano un secondo prima che possano avvenire decisioni razionali in tal senso e che, ancor prima che i loro occhi possano perdersi l’uno nello sguardo dell’altro, i loro profumi stiano già fluttuando insieme in una danza tra Essenze affini.